DIO

In questi giorni il grande assente è Dio. Quando gioca il dio della Tecnica, quello religioso sa di non poter reggere la partita. Chi crederebbe oggi a un Papa che dicesse cose diverse da quelle della scienza? Il dio scientifico, però, fornisce ipotesi, non certezze. Nell’uomo l’inquietudine diviene paura e poi disperazione. Emerge una sola via: cercare una trascendenza individuale fondata su sé stessi. Sono molti anni che lavoro su questo discorso che, mai come oggi, mi appare concretissimo.