I NUOVI ASSETTI

Ogni cambiamento genera nuovi assetti. La fenomenologia che si sta venendo a costituire intorno all’emergenza Covid non sfugge a questa regola. Taluni nuovi punti di equilibrio a cui oggi attribuiamo un significato di precauzione (ad esempio l’uso della mascherina), gradualmente, diverranno usi di costume come lo era abbracciarsi o stringersi la mano. Altre nuove configurazioni, invece, dipenderanno dagli esiti dei conflitti sul nuovo campo di gioco. Si può vincere o perdere a qualunque livello, dai grandi interessi economici alla nuda vita del singolo individuo. Se, tuttavia, sul fronte dei grandi interessi il quadro appare piuttosto chiaro (vince la tecnoscienza e perdono i trascinamenti otto-novecenteschi), sul piano individuale lo scenario è meno lineare. Avanzo una ipotesi (anticipando conclusioni che derivano da una riflessione più estesa): stanno vincendo i giovani e tutti coloro che non pongono la questione sanitaria all’interno del proprio patrimonio costitutivo sul piano culturale e civile. Gli altri perdono, sconfitti dall’invincibile arma della paura e dal più grottesco degli eccessi di zelo.