UNA MODESTA PROPOSTA

Nel turbinio decretativo dei decisori pubblici, finalizzato a distanziare gli individui per proteggerli dal contagio, viene totalmente trascurata la necessità di un rafforzamento individuale che permetta di innalzare le difese immunitarie e preservare il patrimonio emotivo. Fermo restando che l’individuo deve affrontare da solo questo sforzo attraverso un’alimentazione adeguata e un salutare esercizio fisico e mentale, sarebbero tuttavia molto utili, soprattutto in vista di un nuovo periodo di confinamento casalingo, provvedimenti volti a ridurre l’infodemia generata dall’overload mediatico. Un articolo del DPCM che, in analogia con i comportamenti dettati alla magistratura, proibisca a tutti coloro che hanno ruolo nella gestione della pandemia (politici, medici, consulenti del Governo) di rilasciare dichiarazioni ai media all’infuori di un perimetro strettamente delimitato, non sarebbe una lesione a una libertà di stampa ormai trasformatasi in un focolaio di propagande prive di affidabilità, ma un autorevole messaggio di sovranità da parte del decisore pubblico.