Siamo abituati a credere che il potere sia nelle questioni politiche. Non è più così da tempo e oggi questo appare evidente nella totale assenza di significato, ad esempio, della crisi di Governo. Tutti capiamo che il processo decisionale si colloca molto oltre le figure di Renzi o Conte. Pur se ogni cosa viene regolata da leggi e decreti, nessuno può ritenere che la politica governi la situazione.
Purtroppo, la verità è che tutto ciò che impatta sulle nostre vite non dipende nemmeno da altri decisori: gli “illuminati” non esistono e i grandi complotti sono meravigliose fantasie. I poteri legati al materialismo del denaro e al narcisismo della notorietà si dedicano solo a raccogliere gli avanzi, alla stregua dei gabbiani che seguono la nave.
Resta la scienza, ma essa è un costrutto all’interno del quale gli scienziati sono automi privi di pensiero e senso dell’esistenza. Solo il pensare può realmente divenire uno strumento di potere. Nel fatto che tutto ciò resti taciuto e non analizzato si mostra la migliore delle opportunità per il singolo individuo.