La certezza è che ne usciremo impoveriti. Partiamo dal capitale economico: gli asset stanno riducendo il loro valore, ora lo vediamo sui mercati finanziari, poi lo vedremo su quelli immobiliari e aziendali. I flussi economici – stipendi e fatturati – verranno assistiti, ma occorrerà capire quanti motori potranno ripartire. Il vero e decisivo capitale in gioco, tuttavia, non è economico, ma emotivo. Senza di esso, la vita (anche quella economica) non può ripartire. Oggi assistiamo al massacrante dramma della paura messo quotidianamente in scena dal terrorismo partorito dall’afasia cerebrale di politici e giornalisti. Sottrarsi a questo spettacolo invasivo è fondamentale per la sanità del pensiero e delle future volontà. Restare in casa non è certo un problema. Allontanarsi dalla catastrofe è, però, la più importante delle precauzioni.