DISTACCO

Ho un amico che ha un figlio autistico al livello più alto. Gli ho telefonato, preoccupato per come una sensibilità così fragile potesse affrontare questa situazione. L’amico mi ha detto che il figlio se la passava benissimo : indifferente e quasi divertito di fronte al terrore generalizzato. Non è un comportamento bizzarro. In fondo, anche nella fragilità degli anziani, imperterriti nelle loro passeggiate quotidiane al supermercato, si ritrova questo meraviglioso distacco dalla follia del mondo. Probabilmente, si manifesterebbe anche nei bambini, se solo non li volessimo normalizzare imponendo l’egemonia dei nostri fantasmi. La verità è che si può imparare molto anche da chi pensiamo non abbia niente da insegnare. Naturalmente, in questione non c’è “ciò che si fa” (anche perché è sempre sommamente stupido oltrepassare la linea anche della più stupida legalità), ma il ben più rilevante “ciò che si è”. E’ qui che l’individuo gioca la sua vera partita di libertà. L’individualismo che io auspico è l’esatto contrario della dogmatica presunzione di agire nel bene.